Quarkus: nuovo framework Java nativo per Kubernetes

Conosciamo tutti il ​​progetto kubernetese sappiamo anche che il Linguaggio di programmazione Java È con noi da molti anni ed è uno dei più utilizzati oggi, e quindi quello che attrae più sviluppatori e le più grandi comunità di sviluppo. Infatti, se segui le liste TIOBE dei linguaggi di programmazione più utilizzati nel mondo informatico, Java non è stato al di sotto della 2a posizione in questa classifica, il che rende l'idea dell'enorme popolarità.

Java è nata negli anni '90, dalla mano della defunta Sun Microsystems (ora Oracle), e ha quasi 20 anni di sviluppo e ottimizzazione per eseguire applicazioni monolitiche altamente dinamiche che assumono la proprietà esclusiva di memoria e CPU (virtualizzata) grazie alla macchina virtuale Java che dispone di questa piattaforma come interprete di detta lingua. E perché non portarlo su cloud, IoT, dispositivi mobili, Kubernetes, container, microservizi, programmazione reattiva e funzione come servizio o FaaS? Poiché viviamo in un mondo dominato da questi settori. Questi 12 fattori chiave e lo sviluppo di applicazioni native del cloud possono offrire livelli più elevati di produttività ed efficienza. Bene, è qui che ora Java incontra Kubernetes e convergono un nuovo quadro.

Il nome di detto quadro è Quarkù, che arriva insieme a Java subatomico supersonico. Quarkus è un framework Java nativo per Kubernetes progettato per GraalVM e HotSpot, creato dalle migliori librerie e standard Java sul mercato. L'obiettivo di Quarkus è rendere Java una piattaforma leader per Kubernetes e ambienti serverless, offrendo agli sviluppatori un modello di programmazione reattivo e imperativo unificato per affrontare in modo ottimale una gamma più ampia di architetture applicative distribuite.

Tra le qualità offerto da Quarkus (test basato su piattaforma con Red Hat):

  • Avvio rapido, in poche decine di millisecondi, che consente il ridimensionamento automatico dei microservizi nei contenitori e Kubernetes, nonché l'esecuzione immediata di FaaS.
  • La utilizzo minimo della memoria aiuta a ottimizzare la densità dei contenitori nelle distribuzioni dell'architettura di microservizi che richiedono più contenitori.
  • Dimensioni minori dell'applicazione del contenitore.
  • Dai un modello reattivo e imperativo unificato per consentire agli sviluppatori Java di sentirsi a proprio agio.
  • Gli sviluppatori apprezzeranno configurazione unificata in un unico file delle proprietà, zero configurazioni, ricarica in tempo reale in un batter d'occhio, codice semplificato per l'80% degli usi comuni e flessibile per il 20%, senza generare fastidiosi eseguibili nativi.
  • Avrai il file biblioteche e standard migliori.
  • Soluzioni efficaci per eseguire Java su microservizi, serverless, cloud, container, Kubernetes, FaaS, ecc.

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  1.   Hernando suddetto

    Cosa significa "fastidiosi eseguibili nativi"?

    grazie